Due libri di ex alunni

Tempo di estate, tempo di vacanze e anche di libri.
Vi proponiamo due testi scritti da ex alunni: Giovani, carini ma assassini della giornalista Flaminia Savelli e Le pezze a colori a Trastevere dell’antropologo ed economista Fabrizio Fabelli. Buona lettura… e buone vacanze.

 

Giovani, carini ma assassini di Flaminia Savelli

giovani carini assassiniErano giovani e carini, ma sono diventati spietati assassini che uccidono per soldi, noia, ribellione, o spesso senza un vero motivo. Veri e propri killer under 30 che, armati di pistole e coltelli, hanno scosso le coscienze dell’Italia intera. Erano l’orgoglio dei loro genitori, i migliori amici di una vita, poi qualcosa li ha cambiati, trasformandoli in pericolosi criminali: dai giovani della Roma bene che al Circeo seviziarono due ragazze indifese, allo sconvolgente caso di Doretta Graneris che con la complicità del fidanzato uccise a colpi di arma da fuoco l’intera famiglia. E ancora, Roberto Succo, “il killer dagli occhi di ghiaccio” che, dopo aver ammazzato i suoi genitori, si nascose in Francia senza riuscire però a placare la sua sete di sangue. O il cacciatore di bambini Luigi Chiatti, ricordato come “il mostro di Foligno”. Storie di cronaca nera con giovanissimi e insospettabili protagonisti, legati da una sola domanda: come può un giovane qualunque trasformarsi in un feroce assassino?

Erano giovani e carini, ma sono diventati spietati assassini che uccidono per soldi, noia, ribellione, o spesso senza motivo.

Tra i temi trattati nel libro:
• Il pazzo di Sarzana
• Gli angeli del male
• Le stragi di Ludwig
• Il killer dagli occhi di ghiaccio
• Onora il padre e la madre: Pietro Maso e gli altri
• Il cacciatore di bambini

 

Le pezze a colori a Trastevere di Fabrizio Sabelli

pezze coloriUna narrazione antropologica dell’Italia in piena crisi economica, sociale e culturale. Si racconta di un gruppo di giovani che si fanno chiamare “Carbonari Scalzi” e che vivono a sotterranei dello storico quartiere di Trastevere. Il loro Rione è una sorta di “Palestra creativa sperimentale” dove si esercitano a promuovere progetti culturali e sociali tutti tesi a contrastare gli effetti perversi della cultura del mercato, del profitto, della burocrazia paralizzante e della corruzione dilagante. Le loro creazioni progettuali le chiamano “pezze a colori”. Le storie immaginarie che sono capaci d’inventarsi, nelle quali appaiono, fra gli altri, i personaggi di Cicerone, Jorge Louis Borges e Papa Francesco, alimentano le loro azioni culturali e le loro iniziative sociali. Mafiosi senza scrupoli, burocrati cavillosi, politici corrotti e perfino potenti esponenti della finanza mondiale sono coinvolti nelle loro stravaganti peripezie. Pur non essendo intellettuali, i suggerimenti tratti dalla Storia (gli antenati), il mondo della natura e i contenuti delle opere letterarie e filosofiche ispirano le loro “pezze a colori” che sono conosciute, apprezzate e sostenute finanziariamente da giovani di vari paesi europei. Il mondo associativo funge in questa storia come principale attore politico e culturale della nostra epoca.

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