La scomparsa di Fabrizio Caroli

IMG 2076di Francesco Crisci

Cari Ex Alunni, il 18 gennaio scorso se ne è andato Fabrizio Caroli a soli 63 anni, li avrebbe compiuti quattro giorni dopo.

Ho conosciuto Fabrizio in prima media, nell’ottobre del 1964, eravamo la classe di Padre Mario Ciminari, e per 52 anni ci siamo sempre frequentati, ora più, ora meno, legati da una profonda amicizia nata sui banchi di scuola e cresciuta anno dopo anno, alimentata da comuni passioni e dall’assonanza negli stessi ideali di vita.

Fabrizio era un gigante nello sport, basket, calcio, vela, karate, sci,nuoto e pallanuoto; era un amante e fine conoscitore di tutti gli animali; padre di due figlie meravigliose, che gli hanno donato la gioia e l’affetto di sei nipoti.

Ma, soprattutto, era un medico “Vero”, non solo tra i più apprezzati e stimati neurochirurghi, preparato, rispettato, coscienzioso, modesto ma autorevole, sempre disponibile con tutti e che ha vissuto la professione come una vera e propria missione.

Questa è stata, per me, l’ultima grande scoperta, perché sapevo che era bravo, ma vedere alla commemorazione presso l’Ospedale dove lavorava da 35 anni tanta commossa e sincera partecipazione, tanti attestati di stima e di affetto da parte del Primario, dei colleghi e di tutto il personale paramedico, è stato veramente toccante. Lì, al suo fianco, noi, compagni del liceo, eravamo tutti presenti, increduli e affranti per l’improvvisa mancanza di un punto di riferimento per tutti noi, ma orgogliosi di averlo conosciuto, di aver condiviso con lui tante esperienze e di esserci potuti fregiare della sua “Amicizia”.

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